SONETTI di Nicola Rizzi
Pazzo per amore
L’eco di un verbo viene da lontano ed evoca nell’anima smarrita la storia in tanto tempo mai sbiadita del mio amore coltivato invano. “Resta!”, un soffio stringendole la mano, sorrise, avea negli occhi un’altra vita, capii che veramente era finita quindi lasciai la stretta piano piano. La dedizione mia così tradita, urlava la tempesta della mente simile solo al mare burrascoso. Solo in mezzo alla folla mai riposo, nulla mi attira, sono sempre assente, la memoria di te come impietrita. |
La favola di Irene
La mia vita procede in senso opposto, furbescamente beffa la natura ogni cosa passata va al suo posto, la bianca chioma ridiviene scura. Dopo settembre arriva il caldo agosto, alla roccia subentra verde altura, il vino vecchio torna ad esser mosto, dai ruderi risorgono le mura. La mia donna, elisir di giovinezza, m’attende sulla via della memoria e custodisce l’unica certezza. Giunto alla meta del viaggio a ritroso riprenderemo a scrivere la storia di Irene e dell’amante suo gioioso. |
7 marzo 2017
Ciao Maria, sono ancora in estasi per la serata di ieri, qualcosa di veramente indimenticabile. La tua emozione, quella di Raffaele, quella dei tuoi figli e quella di ognuno di noi...Un'atmosfera pazzesca, di una semplicità e insieme di una profondità assolute, come solo in una famiglia può essere. E poi la tua commozione davanti all'ultima immagine del bellissimo video, quella con il tuo papà... Eri di spalle, ma tutti abbiamo percepito quello che hai provato. Mi sono emozionato tantissimo, ho vissuto quel momento da padre e come padre mi sono sentito gonfio d'orgoglio per il meraviglioso lavoro di quel mio "collega" e per un attimo ti ho rivisto bimba, innamorata di tuo padre, nonostante fosse la sera del tuo sessantesimo compleanno. Grazie Maria, davvero non potremo mai ricambiare tanta bellezza! Un abbraccio grandissimo a voi tutti e il solito pensierino-riassuntino della magia di ieri Bacioni Paolo |
Occhi di padre
di Paolo Buzzacconi Caro Nicola, non ti sei sbagliato, nulla di ciò che hai fatto è andato perso, quel sogno che accendeva ogni tuo verso nei nostri cuori già si è realizzato. Certo, qualche imprevisto, sai, c’è stato, non sempre all’orizzonte il cielo è terso: c’è chi ha paura a uscire dal sommerso, c’è chi all’amore non è abituato… Ma per fortuna insieme ai tuoi pensieri tu ci hai lasciato un angelo di figlia che ci ha aiutato ad essere più veri. Quel tuo vederci come una famiglia con lei ci ha reso liberi, leggeri. Ora capisco quanto ti assomiglia. |